La pandemia lascia sul campo tre tipi di imprese: chi è in crisi, chi ha interrotto bruscamente il suo ciclo, chi è posizionato meglio. Serve una strategia!
Dopo oltre un anno di pandemia le grandi aziende europee si ritrovano divise in tre grandi blocchi: le imprese che faranno fatica a tornare ai livelli di ricavi e redditività ante Covid 19 nel corso di quest’anno; gli “angeli caduti”, che viaggiavano forte prima dell’emergenza economico-sanitaria ma che hanno accusato duramente il colpo perché operano in settori fortemente impattati in negativo; e i leader di domani, posizionati nel migliore dei modi per ripartire con decisione in questi mesi. La separazione è abbastanza netta.
A scattare questa istantanea è l’ultimo studio globale elaborato da Accenture, intitolato “The European double up: a twin strategy that will strengthen competitiveness”. Il rapporto, condotto su 4.050 grandi aziende con ricavi superiori ai 500 milioni di dollari sparse in 13 Paesi (Italia inclusa) e 19 settori, restituisce uno scenario in bilico tra gli effetti nefasti della crisi economico-sanitaria e la voglia di tornare a fare impresa a pieno regime.
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