Secondo Oscar di Montigny, che lo spiega nel suo ultimo libro, ciò di cui la società ha bisogno oggi è la presenza di creativi risolutori di problemi che guidino il mondo con mente imprenditoriale, cuore sociale e anima ecologica. Nel mondo attuale si sta venendo a creare una nuova economia, nuove regole e nuovi modi, per capire come viene prodotta e distribuita la ricchezza.
In passato c’è stata un’evoluzione nel modo di pensare il rapporto tra l’economia e il mondo, già tra gli anni 80 e 90 diventa sempre più evidente che il modello dell’economia lineare – più produci, più vendi, più fai profitti – non funziona più.
Nel 1987 la World Commission of Environment and Development, in un rapporto chiamato emblematicamente Our future, definisce per la prima volta il concetto di sviluppo sostenibile: «Sviluppo che soddisfa i presenti bisogni senza compromettere la possibilità per le future generazioni di soddisfare i bisogni futuri».
L’ambiente diventa dunque una dimensione essenziale dello sviluppo economico, che deve tener conto della limitata capacità della biosfera di assorbire gli impatti delle attività umane.
Sviluppo sostenibile significa dunque garantire una crescita che abbia ritmi compatibili con la conservazione dell’ecosistema.
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