Zuboff S., Il Capitalismo della Sorveglianza, LUISS U.P., 2019
Un libro fondamentale per capire il nostro tempo, frutto di una ricerca dettagliatissima e iper-documentata che mostra con argomenti schiaccianti l’essenza del nuovo capitalismo. Ora infatti l’uomo non è più il motore propulsivo dello sviluppo capitalista, e non è nemmeno un elemento tra gli altri del sistema tecnico-economico, ma è diventato la materia prima dello sviluppo economico. Siamo infatti la fonte principali di dati, sempre più necessari per poter fare previsioni sui futuri andamenti consumistici e per modificare queste stesse tendenze, grazie a algoritmi sempre più sofisticati e invasivi. Chi crede di usare Google, Facebook, Amazon, Apple e tutto il resto dell’apparato comunicativo in modo gratuito si illude: più li usiamo e più ci drenano dati e ci influenzano nei consumi e nelle idee. Ma l’uomo oggi in fondo “vuole” questa sorveglianza, perché estremamente comoda e efficiente: questo è il vero problema e la vera novità! Come “antidoto” la Zuboff propone (tra gli altri) il diritto naturale al santuario, ovvero il poter avere un luogo segregato dal resto in cui si possa essere al riparo da qualsiasi drenaggi, influenza o tendenza: una prospettiva questa su cui riflettere seriamente anche sul piano filosofico (C.A.Testi)
Stefano Epifani, Sostenibilità Digitale: Perché la sostenibilità non può fare a meno della trasformazione digitale, Digital Transformation Institute, 2020
Mancano 10 anni alla data che le Nazioni Unite hanno fissato per il perseguimento degli obiettivi di Agenda 2030. 10 anni nei quali il ruolo della tecnologia digitale sarà fondamentale e determinerà la possibilità di vincere le sfide della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Per farlo i Governi, le Istituzioni, le aziende e le singole persone dovranno comprendere il ruolo del digitale. e capire come sfruttarlo. Decisioni di grande importanza dovranno essere prese rispetto a temi centrali ed a strumenti sempre più importanti nelle nostre vite. Il libro di Stefano Epifani affronta in modo sistematico, semplice ed approfondito i punti di contatto tra le tecnologie digitali ed i loro impatti sulla sostenibilità, evidenziando le opportunità, ma anche le minacce per la nostra società. La tecnologia digitale fa bene o fa male? L’intelligenza artificiale crea o distrugge posti di lavoro? I social network migliorano o peggiorano le relazioni? Sono le domande che si sentono fare sul digitale oggi, ma sono quasi sempre domande sbagliate. La domanda più importante che dovremmo porci è quanto – e come – la tecnologia può contribuire a migliorare le nostre vite, diventando strumento di sostenibilità. Una domanda alla quale il libro fornisce una serie di risposte, anche attraverso le storie di Valerio, Anna, Alfio, Domenico e Carla. Cinque persone, per cinque professioni diverse, che si ritrovano a dover fare i conti con un mondo che cambia velocemente, e che li obbliga a guardare con occhi nuovi a vecchi modi di fare, lavorare, vivere. Cinque storie usate come spunto per riflettere sugli impatti della trasformazione digitale. Per acquisire quella consapevolezza che ci fa essere protagonisti, e non vittime del cambiamento portato da tecnologie come intelligenza artificiale, social media, big data, blockchain, realtà virtuale.