Sen Amartya, ETICA ED ECONOMIA, Laterza, Roma-Bari, 2002, pp. 165
L’autore vinto il Premio Nobel per l’economia nel 1998, e tuttavia difficilmente si può definire un “semplice” economista. La produzione scientifica di Sen è impressionante perché spazia dall’economia alla cultura indiana, dalla matematica alla filosofia, con una competenza di assoluto livello in ogni ambito da lui toccato. Consiglio di leggere questo libro perché tratta in modo abbastanza divulgativo un tema oggi più che mai fondamentale, ovvero le relazioni tra etica e economia. La tesi di fondo che attraversa tutti e tre i saggi qui contenuti, è che l’economia non è una semplice tensione alla massimizzazione del profitto individuale, anzi. Sen dimostra storicamente che l’economia già con Adam Smith nasce anche con un’anima “morale” la quale però nello sviluppo successivo della disciplina si è sempre più messa da parte. Oggi però, dice Sen, è fondamentale recuperare il nesso tra etica e economa; e questo non per motivi “morali” bensì proprio per ragioni economiche. La tesi di Sen, molto forte e matematicamente argomentata alla luce della teoria dei giochi (pp. 100 sgg.) è che solo se si mira al massimo bene collettivo si realizza il massimo bene individuale. (di C.A.Testi).