Non esiste dolore maggiore di quello di un genitore che partecipa, senza possibilità di invertire il corso delle cose, alla morte della figlia o del figlio. Per questo è impossibile trovare parole adeguate per esprimere il nostro sgomento di fronte a quello che è accaduto ad Elena e Chiara, che terminano così il loro lungo ed eroico percorso.
Se il nostro dolore è inesprimibile, ci sentiamo però di dire a entrambe una sola cosa: grazie.
Grazie per il modo con cui avete affrontato questo dramma, grazie per il comportamento sempre ineccepibile che avete tenuto in ogni frangente, grazie per la straordinaria testimonianza di autentica umanità che ci avete offerto in questi anni. Grazie, grazie, grazie e ancora grazie anche per il meraviglioso messaggio con cui Elena ha annunziato la perdita di Chiara.
“Quante volte ho temuto questa notte, quante volte l’ho immaginata , a occhi aperti e a occhi chiusi. L’ho scandagliata , analizzata, scomposta e ricomposta. L’ho tenuta lontana da me, da te, con tutte le mie forze ed energie . Con le unghie, con i denti, con la speranza, con i progetti, con le risate, con la musica, con le preghiere.
Ho lottato .
Ho perso.
Questa notte è arrivata.
E io mi sento come se un acido fosse entrato dentro di me e mi avesse corroso le vene, i muscoli, le ossa. L’anima.
Non ho mantenuto la promessa.
Non ti ho portato a casa.
Perdonami amore mio.
La tua mamma ti ama, per sempre.”
Elena Salda