Le imprese green si dimostrano più resilienti durante le crisi. Nel quinquennio 2019-2023, si contano ben 571.040 eco-investimenti, pari al 38,6% del totale delle imprese italiane, il che significa che più di 1 su 3 ha scelto di investire in pratiche sostenibili. Questo dato sottolinea non solo un trend in crescita, ma anche la consapevolezza delle aziende sull’importanza della sostenibilità nel garantire una maggiore stabilità economica.
In termini di occupazione, alla fine dello scorso anno, le figure professionali legate alla green economy rappresentavano il 13,4% degli occupati totali, equivalenti a circa 3.163.000 unità. Questo numero riflette una crescente richiesta di competenze nel settore sostenibile, un’area che continua ad espandersi e a creare opportunità di lavoro.
Queste informazioni sono emerse dalla quindicesima edizione del Rapporto GreenItaly, un’analisi dettagliata realizzata dalla Fondazione Symbola, Unioncamere e dal Centro Studi Tagliacarne, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il rapporto, presentato a Roma, ha coinvolto la collaborazione di importanti enti e aziende, tra cui Conai, Novamont, Ecopneus, Enel e molte altre organizzazioni, supportate da oltre 40 esperti del settore.
L’analisi mette in evidenza come la transizione verso un’economia più verde non solo contribuisca alla sostenibilità ambientale, ma rappresenti anche una strategia efficace per affrontare le sfide economiche del presente e del futuro. Le imprese che investono in sostenibilità tendono a essere più competitive, innovative e pronte a rispondere alle sfide di mercato, dimostrando che la sostenibilità può e deve essere parte integrante del modello di business moderno.
Per maggiori informazioni fare riferimento al seguente link.