La Regione punta su Big Data, digitale e giovani talenti per spingere sulla crescita, sull’innovazione e aumentare la competitività e la sostenibilità del sistema Emilia-Romagna.
Lo fa attraverso una legge, unica nel suo genere, per attrarre ricercatori, studiosi, professionisti altamente qualificati, sia italiani che stranieri. Insieme a investimenti nella Data Valley e in un ecosistema regionale che vede in forte sinergia università e filiere produttive, con infrastrutture per l’alta formazione e il super calcolo al servizio del Paese e dell’Europa.
Il punto sul Pnrr, gli investimenti nel digitale
Progetti per 7,38 miliardi di euro, pari a 1.654 euro per ogni cittadino emiliano-romagnolo: a tanto ammontano le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza in Emilia-Romagna, grazie a una programmazione condivisa dalla Regione con enti locali e territori.
In primo piano quelli per la rivoluzione verde e la transizione ecologica con 2.890 milioni di euro, seguiti da quelli per l’istruzione e la ricerca pari a 1.667 milioni.
E poi le risorse per la coesione e l’inclusione – 1.060 milioni di euro – seguite da quelle per la salute con 782 milioni di euro. E ancora, la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura e il turismo con 743 milioni di euro e le infrastrutture per la mobilità sostenibile con 232 milioni di euro.
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